MINIBASKET IN CARROZZINA: OPPORTUNITA’ O LIMITE?
-UN’ESPERIENZA SIGNIFICATIVA-
Questo il titolo della relazione finale del Corso di Laurea in Scienze Motorie della nostra Pink Valentina Cremonini.
Nell’introduzione si trova la domanda a cui vuol cercar di rispondere l’intero elaborato: “L’attività di minibasket in carrozzina svolta dalla società Lions potrebbe avere un influenza estremamente positiva sulla crescita psico-fisica dei ragazzi e sullo sviluppo di una loro personale forma di autonomia?”.
Lo scritto è composto di tre parti.
Nella prima Valentina studia l’evoluzione del concetto di disabilità e della terminologia che la riguarda nel corso della storia; un’evoluzione che ha visto il passaggio dall’emarginazione del disabile al riconoscimento della sua dignità umana e delle sue qualità, dalla considerazione esclusivamente sanitaria del problema all’interesse per gli aspetti sociali, psicologici e personali.
Valentina analizza poi le potenzialità dello sport come terapia e introduce l’argomento della pallacanestro in carrozzina: le origini, gli strumenti, le regole.
Nella seconda parte dell’elaborato la nostra “Menti” racconta la sua esperienza di tirocinio svolta nella società Lions Basket School, che organizza
attività per ragazzi affetti da diverse patologie cliniche invalidanti, descrivendone strumenti, modalità, tempi e spazi, tracciando un quadro delle disabilità dei ragazzi, delle difficoltà incontrate, delle risposte messe in atto per superarle e delle metodologie utilizzate: “La formazione delle istruttrici e forse il contesto della società hanno influenzato la scelta del metodo di insegnamento, ma soprattutto il fatto che tutti i membri del team credono nella validità del metodo scelto e il team operativo”. Nella stessa parte viene anche presentato il team: “Una delle istruttrici -Alba Caserta, anche lei una Pink! – ha conseguito una laurea in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate e l’altra è laureanda in Scienze motorie, entrambe esercitano da diversi anni nel basket e nel minibasket. A sostenere le attività delle istruttrici ci sono dei tutor con esperienza pluriennale con il tema della
disabilità. I volontari che ricoprono questo ruolo aiutano nella gestione del gioco e nell’assistenza ai ragazzi. Spesso sono chiamati in causa per cercare di mutare gli esercizi per poterli fare eseguire al meglio anche agli atleti con più difficoltà: svolgono un attività di mediazione”.
Nella terza ed ultima parte, Valentina mette a confronto ciò che sostiene la letteratura sul tema e la sua personale esperienza, toccando aspetti quali l’attività fisica adattata, la crescita personale e l’autonomia, il sostegno alle famiglie, lo sviluppo relazionale e comunicativo. Su quest’ultimo punto, una considerazione interessante: “Nel tempo passato con la squadra ho capito che il fulcro di tutto è proprio questo, non importa il genere di disabilità con cui si lavora, ognuno capisce e riesce a farsi capire, basta tarare la comunicazione sulla stessa lunghezza d’onda”.
Nelle conclusioni ecco la risposta alla domanda iniziale: “Il minibasket in carrozzina è un’ottima opportunità di crescita”. E un segnale di quanto l’esperienza sia stata intensa: “Un percorso indimenticabile che mi porterò dentro per tutta la vita”.